Daremo per scontate alcune conoscenze riguardo lo spettro, per cui consigliamo un ripasso del capitolo sulle forme d’onda, specie nella sua parte finale.
Oggi, oltre a spiegare in maniera intuitiva come agiscono i filtri, ci concentreremo sui parametri di intervento comuni a tutti i synth.
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In questo caso il modulo che ci interessa, appartenente alla categoria dei modificatori, si chiama VCF (voltage controlled filter) e di seguito ne spiegheremo il funzionamento, con tanto di parametri comuni ai vari sintetizzatori.
Il VCF si basa sulla presenza di quattro tipi di filtro: due primari (low pass / hi pass) e due composti (band pass / band reject):
Low Pass non permette alle alte frequenze di essere riprodotte, lasciando passare soltanto i bassi.
High Pass svolge la funzione opposta bloccando le frequenze basse e permettendo la riproduzione di quelle alte.
Band Pass è ottenuto dal collegamento in serie dei filtri precedenti e permette una riduzione di alte e basse frequenze.
Band Reject (o Notch) è ottenuto tramite un collegamento in parallelo e da luogo ad un attenuamento delle parziali intermedie dello spettro.
Il parametro fondamentale, comune a tutti i sintetizzatori è
Frequency (frequenza di taglio) ed indica
da che frequenza ha origine l’attenuamento.
Solitamente nei sintetizzatori il parametro Q/Slope (pendenza) indica quanto l’intervento del filtro è ripido, e si misura in decibels di attenuazione per ottava, o poli.
Ogni polo corrisponde a 6 decibel, e per darti un idea attenuare di 6dB equivale a dimezzare l’ampiezza della orma d’onda (il volume).
Un altro importante parametro è Resonance Peak, una manopola/potenziometro di tipo continuo che crea un’enfatizzazione delle parziali vicine alla frequenza di taglio.
Se portiamo la risonanza a livelli massimi il filtro entra in auto oscillazione generando una forma d’onda sinusoidale pari alla frequenza di taglio.
ESEMPIO:
con il filtro High Pass, impostiamo la frequenza di taglio a 10.000hz, con una pendenza di 12dB per ottava. Con questo settaggio, a 5000hz avremo una riduzione di 12dB, mentre a 2500hz di 24db e così via.
La gran parte dei sintetizzatori lavora in
sintesi sottrattiva, perchè il filtro attenua o toglie le parziali Le forme d’onda più utili al fine sottrattivo sono quelle con più parziali (
quadra e
dente di sega).
Con le conoscenze finora acquisite e con
questa riproduzione virtuale di un sinth, puoi cominciare a creare i tuoi suoni partendo da un semplice segnale elettrico.
Nel prossimo capitolo parleremo dell’ oscillatore a bassa frequenza, modulo per eccellenza tra i controlli e che ci apre la strada a infinite possibilità.
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