Ben ritrovato! Oggi seguiamo il percorso del segnale all’interno di uno studio di registrazione standard, senza mancare di fare chiarezza sulle fasi di produzione.
Troverai questa lezione interessante per l’impostazione del tuo homestudio, come per la produzione dei pezzi!
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Lo studio è caratterizzato dalla presenza di una sala di ripresa (insonorizzata dall’esterno e sonorizzata internamente tramite materiali di rivestimento), da una regia (control room) e da una sala macchine.
All’interno di queste strutture si svolgono le attività di registrazione, mixaggio e mastering:
1. REGISTRAZIONE:
Il segnale generato dalla sorgente (voce, strumenti) passa per il mixer e giunge al multitraccia, un dispositivo o un software che registrerà in tracce separate i singoli strumenti.
Registrare tracce separate è un vantaggio perchè permette di registrare vari strumenti in diversi tempi e di correggere errori nelle singole parti suonate senza dover rifare il tutto.
Quando si lavora con l’hardware il collegamento mixer-multitraccia è bidimensionale, ovvero il segnale va dalla sorgente al mixer e dal mixer al multitraccia che registra e rimanda al mixer.
sorgente –>mixer–>multitraccia–>mixer
Quello che ascolti arriva dunque dal multitraccia, e non direttamente dalla sorgente.
Per questo motivo il mixer è diviso in due sezioni, la sezione ingressi (dove collego strumenti) e sezione dei ritorni macchina (dove ricevo i segnali provenienti dal multitraccia).
Ascoltare il ritorno permette di individuare eventuali disturbi tra mixer e multitraccia, che passerebbero inosservati ascoltando la sorgente in presa diretta.
2. MISSAGGIO:
Se le tracce fossero ingredienti, mixare significherebbe amalgamare per bene i sapori.
Consiste infatti nell’elaborare i segnali registrati sul multitraccia su tre piani: ampiezze (volumi, equilibri, livelli), equalizzazione (timbrica) e spazializzazione (posizionamento dei segnali nel panorama stereofonico).
Una volta messo a punto il mixaggio si procede col riversamento, quel processo tramite cui il prodotto ricavato viene mandato al registratore due tracce (perchè è un prodotto stereo).
Nel tuo studio, probabilmente basterà esportare un file WAV, ma fino agli anni ottanta il registratore due tracce era a bobina mentre da metà anni ottanta al duemila è stato il Dat (registratore a cassetta).
Oggi esistono vari sistemi (cd/dvd recorder, scheda audio e computer).
3. MASTERING:
Quello che si ottiene dal mixaggio potrebbe essere un prodotto finito, ma col mastering è possibile ottimizzare il pezzo (esportato in un unica traccia) tramite vari dispositivi di elaborazione (equalizzatori parametrici, compressori, espansori stereo, limiter, exciter).
Vedremo questi interessanti dispositivi nelle prossime puntate!
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